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Incontri e scontri, passione e disperazione, rimpianti, ricordi e scoperte si alternano nella
cornice di una città ridotta in macerie, eppure straordinariamente fascinosa.
A Kabul, Vida trova altri giornalisti, reporter di guerra.
Nascono così confronti e discussioni vivaci sul ruolo degli
Stati Uniti nel mondo, sul Cristianesimo, sull’Islam, sul terrorismo e il declino dell’Occidente.
La protagonista femminile è l’affascinante Kokla, un’afghana che vive in Svizzera, tornata a Kabul dopo lunghi
anni di assenza.
Sarà lei la voce dell’Islam nei serrati dialoghi con Paolo, e la figura centrale di molte pagine.
Il romanzo segue, giorno per giorno, l’evoluzione di Vida da un’avversione totale verso il mondo musulmano fino
alla riflessione critica sulla civiltà occidentale e a una sorprendente conclusione.
“Il Kamikaze cristiano” è il diario di un’anima inquieta che cerca una risposta al fallimento e all’assurdità del
vivere nell’ultimo istante, nell’estremo sacrificio.
Storia drammatica, ma con un’insolita vena ironica, di un uomo distrutto dalla tecnologia e dalla modernità.
Opera avvincente, una fiction sullo scontro tra due culture. Il romanzo di Kabul.
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